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Unità
di caricamento:
tramoggia (1).
Unità di triturazione:
a 2 o 4 alberi con elementi taglienti costituiti da dischi a spigoli
vivi (3) provvisti di uncini (2).
Ciascun uncino ha la funzione di “agganciare” il prodotto
e di convogliarlo verso le frese (4)
montate su due o più alberi-motore contro-rotanti, che provvedono
al taglio netto del materiale.
Motorizzazione:
motore elettrico asincrono a corrente alternata, trasmissione tramite
motoriduttore epicicloidale, collegamento tra gli alberi portafrese
e convogliatori con ingranaggi in bagno d’olio.
Unità di evacuazione del prodotto:
vaglio (5) con dimensioni da 14 a 35
mm che consente il controllo della granulometria.
Ricircolo:
il pezzettame più grosso viene riportato in circolo per essere
ulteriormente triturato: per fori del vaglio più
piccoli aumentano i passaggi che deve compiere il materiale attraverso
il gruppo di macinazione e il tempo impiegato.
Manutenzione:
smontaggio dei dischi eseguibile direttamente dall’utente.
Ogni macchina è dotata di un set di chiavi idonee ad effettuare
lo smontaggio di frese e dischi nel caso necessitino di affilatura.
Un chiaro manuale tecnico illustra le modalità di esecuzione
dell’operazione. Facilità d’accesso alle parti
meccaniche.
Dispositivo di sicurezza:
inverte temporaneamente il movimento delle lame, prevenendo ogni
sovraccarico strutturale o rottura della macchina in presenza di
una quantità eccessiva di materiale in presa, o non triturabile.
Il dispositivo consente la regolazione ottimale del gruppo macinatore
per non penalizzarne la produttività ed il regolare funzionamento.
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